Primo anniversario della Liberazione

 

Il corteo in occasione del primo anniversario della Liberazione, 22 aprile 1946.

 

 

Un gruppo di partigiani, con la bandiera della sezione Anpi, depone mazzi di fiori sulle tombe di alcuni caduti, all’interno del cimitero di San Giorgio di Piano. Fra i partigiani si riconoscono Luigi Crescimbeni (con il mazzo di fiori) e Fausto Govoni (con la bandiera).

Nel verso è presente il timbro a inchiostro nero Foto Malaguti, aprile 1946, San Giorgio di Piano.

 

La lapide del Comune dedicata ai Caduti
per la libertà di San Giorgio di Piano

 

Riproduzione della cartolina della lapide dedicata ai Caduti per la libertà di San Giorgio di Piano in occasione dell’anniversario della Liberazione il 22 aprile 1989, a cura dell’Associazione nazionale partigiani d’Italia e con annullo postale a cura del Circolo filatelico argelatese. Archivio Anpi, San Giorgio di Piano

 

 

 

 

 

 

Battaglia Aurora
Benfenati Adele
Benfenati Armando
Benfenati Luigi
Cacciari Adelio
Culatina Carlo
Dardi Maria
Fariselli Luigi
Garuti Mario
Gruppioni Iolanda
Melotti Ernesto
Pirotti Enzo
Reggiani Giancarlo
Silvagni Luigia
Stanghellini Athos
Tugnoli Clementa
Vignoli Romana
Catalucci Luigi
Lentini Francesco

Dispersi

Ferrari Angelo
Magnani Guido                                                                    

                                                                                                              

La lapide oggi con l’inserimento del nome di Goffredo Bandiera e la scritta Lotta di Liberazione dal nazi-fascismo 8.9.1943-25.4.1945

 

 

 

 

 

 

 

“Sono morti per tutti perché si possa fare della vita una cosa vera

Il C.L.N. Nel I anniversario della Liberazione

S. Giorgio di Piano, 26 aprile 1946″

Archivio del Comune di San Giorgio di Piano

 

Aurora Battaglia
Fucilata a nove anni per rappresaglia insieme alla madre Maria Dardi, nell’eccidio del podere Dardi, il 21 aprile 1945. A suo nome è dedicata una scuola dell’infanzia a San Giorgio di Piano.

Adele Benfenati
Fucilata per rappresaglia insieme al padre Luigi, alla madre Clementa Tugnoli e al fratello Armando nell’eccidio del podere Dardi il 21 aprile 1945.

Armando Benfenati
Fucilato per rappresaglia insieme al padre Luigi, alla madre Clementa Tugnoli e alla sorella Adele nell’eccidio del podere Dardi, il 21 aprile 1945.

Luigi Benfenati
Fucilato per rappresaglia insieme alla moglie Clementa Tugnoli, ai figli Adele e Armando nell’eccidio del podere Dardi, il 21 aprile 1945.

Adelio Cacciari
Partigiano del Battaglione Tampellini ucciso nell’eccidio di Cavezzo (Modena) il 22 aprile 1945 insieme a Luigi Catalucci. A suo ricordo è dedicata una strada a San Giorgio di Piano.

Carlo Culatina
Partigiano del Battaglione Tampellini ucciso nell’eccidio di San Giorgio di Piano in località Cinquanta, a diciannove anni.

Maria Dardi
Fucilata per rappresaglia insieme alla figlioletta Aurora Battaglia di nove anni, nell’eccidio del podere Dardi il 21 aprile 1945.

Luigi Fariselli
Nella notte tra l’8 e il 9 agosto 1944, i partigiani della 7ª Gap del distaccamento di Castel Maggiore al comando di Franco Franchini, Romagna, fanno saltare la Casa del fascio di Argelato, causando la morte di cinque militi e il ferimento di altri quindici. Immediatamente scatta la rappresaglia tedesca, che già dal primo pomeriggio del 9 agosto compie rastrellamenti. La sera, sei partigiani sono fucilati tra le rovine dell’edificio, tra questi il sangiorgese Luigi Fariselli, del Battaglione Tampellini. A suo nome è dedicata una strada a San Giorgio di Piano.

Mario Garuti
Fucilato nella frazione di Cinquanta dai tedeschi in fuga il 21 aprile 1945.

Iolanda Gruppioni
Partigiana del Battaglione Tampellini, fucilata insieme alla madre Luigia Silvagni per rappresaglia nell’eccidio del podere Dardi il 21 aprile 1945.

Ernesto Melotti
Muore la sera del 21 aprile 1945 in uno scontro con i tedeschi vicino alla Porta Capuana a San Giorgio di Piano.

Enzo Pirotti
“Osvaldo”, partigiano del Battaglione Tampellini ferito e poi ucciso in località Scodellara in uno scontro con una pattuglia tedesca, il 22 aprile 1945. A suo ricordo è dedicata una strada a San Giorgio di Piano.

Giancarlo Reggiani
Ucciso per aver cercato di trattenere la sua bicicletta nella notte tra il 21 e il 22 aprile 1945, nel cortile della casa dei suoi genitori.

Luigia Silvagni
Fucilata per rappresaglia insieme alla figlia Iolanda Gruppioni nell’eccidio del podere Dardi, il 21 aprile 1945.

Athos Stanghellini
Athos e il padre Adelio, partigiani del Battaglione Tampellini, sono catturati agli inizi di dicembre 1944 e rinchiusi nel carcere di San Giovanni in Monte a Bologna. In seguito, vengono deportati nei campi di concentramento di Bolzano, Mauthausen e Gusen, dove Athos muore a causa delle bastonature subite. A suo ricordo è dedicata una strada a San Giorgio di Piano.

Clementa Tugnoli
Fucilata per rappresaglia insieme al marito Luigi Benfenati, ai figli Adele ed Armando nell’eccidio del podere Dardi il 21 aprile 1945.

Romana Vignoli
Nella notte tra il 21e il 22 aprile 1945 viene ferita dai tedeschi in fuga a Gherghenzano vicino alla sua casa. Morirà il 24 aprile 1945.

Luigi Catalucci
Partigiano del Battaglione Tampellini, ucciso nell’eccidio di Cavezzo (Modena) il 22 aprile 1945, insieme ad Adelio Cacciari.

Francesco Lentini
Muore a diciassette anni in località Scodellara in uno scontro con una pattuglia tedesca, il 22 aprile 1945.

Goffredo Bandiera
Arrestato il 9 dicembre 1944 e imprigionato nel carcere di San Giovanni in Monte a Bologna, viene prelevato insieme ad altri detenuti e fucilato a Sabbiuno di Paderno, Bologna, il 23 dicembre 1944.

Dispersi

Angelo Ferrari
Oreste, partigiano del Battaglione Tampellini, probabilmente ucciso mentre tenta di raggiungere la 66ª Brigata di montagna. Dichiarato disperso.

Guido Mignani
Partigiano del Battaglione Tampellini viene catturato alla fine di marzo 1945 e trasferito nel carcere di San Giovanni in Monte a Bologna. Probabilmente fucilato a San Ruffillo.
A suo ricordo è dedicata una strada a San Giorgio di Piano.

 

Monumento ai caduti

 

Monumento ai caduti all’entrata del cimitero di San Giorgio di Piano.
“A ricordo di tutti i cittadini Sangiorgesi caduti vittime della guerra 1940-1945 voluta dalla dittatura fascista.
Pace e libertà per tutti i popoli”

 

Celebrazioni dei caduti

Monumento ai caduti nel cimitero di San Giorgio di Piano.
Foto di Massimo Stefani

 

 

 

 

Cippo di via Poggio Renatico
Foto di Massimo Stefani

 

 

 

 

 

 

 

 

Il cippo di via Cinquanta.
Archivio Anpi, San Giorgio di Piano
Foto di Massimo Stefani

 

 

 

 

 

 

 

Il cippo di via Argelato.
Archivio Anpi, San Giorgio di Piano
Foto di Massimo Stefani

 

 

 

 

 

 

Cippo di Scodellara
Foto di Massimo Stefani

 

Inaugurazione della Biblioteca comunale dedicata a Luigi Arbizzani

 

San Giorgio di Piano, 25 aprile 2005. Inaugurazione della Biblioteca comunale dedicata a Luigi Arbizzani, “Oddone”, San Giorgio di Piano, 11 marzo 1924 – Bologna, 8 aprile 2004.
Foto di Massimo Stefani

 

Partigiano del Battaglione Tampellini della 2ª Brigata Garibaldi “Paolo”, iscritto al Partito comunista italiano, sindacalista, giornalista, studioso meticoloso e puntuale della storia e della società bolognese, Luigi Arbizzani è stato un attento custode e conservatore di memorie, raccogliendo nel corso della sua vita un’enorme quantità di prezioso materiale documentale, il cui valore trarrà ulteriore arricchimento dalle ricerche future.

Nella foto si riconoscono: il sindaco Valerio Gualandi con la striscia tricolore; alla sua destra Katia, figlia di Luigi Arbizzani; l’assessore alla cultura, Fabio Govoni, secondo da sinistra e la responsabile del settore cultura, Daniela Vecchi.
Sono presenti i gonfaloni del Comune e dell’Associazione nazionale partigiani d’Italia, Anpi, di San Giorgio di Piano.