Il cippo in ricordo del combattimento di Scodellara.
Archivio Anpi, San Giorgio di Piano

 

 

 

 

 

 

 

Il 22 aprile 1945, giorno della Liberazione di San Giorgio di Piano, le forze partigiane del Battaglione Tampellini appartenente alla 2ª Brigata Garibaldi “Paolo” si dispiegano in pianura per conquistare il controllo del territorio ed eliminare gli ultimi soldati tedeschi rimasti in retroguardia. In località Scodellara, un gruppo lasciato in difesa della ritirata, asserragliato nella casa colonica del podere Sarti spara, ferendo gravemente a un occhio Raffaele Sabattini, “Nicodemo”, lasciandolo menomato per sempre.
L’azione prosegue quando una pattuglia partigiana in avanscoperta, formata da Francesco Lentini, di 17 anni, ed Enzo Pirotti di 21, cerca di sfondare. I due vengono feriti e poi uccisi nel campo antistante. Il combattimento prosegue con l’arrivo di una squadra di rinforzi che circonda la casa, riuscendo a liberarla e mettendo in fuga i tedeschi. Nello scontro, inoltre, rimangono feriti Luigi Arbizzani, Dino Cesari, Mario Marchi e Sergio Mazzoni.

Così ricorda il cippo in loro onore:

Franco Lentini   Enzo Pirotti
qui caddero combattendo per la libertà e la democrazia il 22 aprile 1945

Il popolo di San Giorgio di Piano nel 4° anniversario, 22 aprile 1949

Dopo la guerra, una lettera del Comando del Battaglione Tampellini al Comitato di Liberazione nazionale Corpo Volontari della Libertà, datata 30 aprile 1945, scritta probabilmente per la famiglia di Francesco Lentini, nato a Calatafimi (TP), testimonia l’avvenimento.

Si certifica che Lentini Franco fu Bartolomeo, nato il 16 settembre 1928, in qualità di Patriota partecipava alla battaglia finale contro il nemico tedesco e rimaneva colpito sul campo e decedeva sull’istante.
Il Lentini dimostrava spirito patriottico impareggiabile, sprezzante del pericolo, pur di vedere libera la sua Patria.
Al Lentini il nostro saluto di Patrioti e di compagni con la certezza che ora e nell’avvenire sapremo esserne degni.